Chi era Seid Visin. La carriera del giocatore che ha vestito la maglia del Milan.
ROMA – Il mondo del calcio piange Seid Visin, giocatore 20enne che si è tolto la vita nella sua abitazione. La carriera del talento etiope che ha vestito anche la maglia del Milan facendo un percorso nelle Giovanili con Gigio Donnarumma.
Chi era Seid Visin, la carriera del giocatore
Nato in Etiopia, Seid Visin è arrivato in Italia da giovanissimo ed ha vestito le maglie di Milan e Benevento prima di mettere da parte la propria esperienza con il calcio a 11. Con i rossoneri ha intrapreso un percorso molto importante ritrovandosi a giocare anche con Gigio Donnarumma.
Nel 2016 la decisione di mettere fine alla sua carriera professionistica e ritornare a Benevento per iniziare un nuovo capitolo della sua vita. La passione per il pallone, però, non è mai passata tanto da decidere di dedicarsi al calcio a 5 con l’Atletico Vitalica.
La morte
La notizia della morte del giovane calciatore è stata data nella giornata di venerdì 4 giugno. In un primo momento si era parlato di un malore. In un secondo momento è emerso che il giovane si è tolto la vita. Ma, ha fatto sapere il padre, non per il razzismo.
La lettera
“Non sono un immigrato – si legge nella missiva riportata da La Repubblica – sono stato adottato quando ero piccolo. Prima di questo grande flusso migratorio ricordo un po’ di arroganza che tutti mi amavano. Ovunque fossi, ovunque andassi, tutti si rivolgevano a me con grande gioia […]“, si leggeva nella lettera pubblicata nelle ore successive alla morte del ragazzo.
Ma le cose sono cambiate negli ultimi mesi: “Qualche mese fa ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perché troppe persone, prevalentemente anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e mi accusavano del fatto che molti giovani italiani (bianchi) non trovassero lavoro. Dentro di me è cambiato qualcosa, come se nella mia testa si fossero creati degli automatismi inconsci; come se mi vergognassi di essere nero, come se avessi paura di essere scambiato per un immigrato […]“.
“Con queste parole – ha concluso il 20enne – voglio ricordare a me stesso il disagio e la sofferenza che sto vivendo io sono una goccia d’acqua in confronto all’oceano di sofferenza che stanno vivendo quelle persone della spiccata e della vigorosa dignità che preferiscono morire anziché condurre un’esistenza nella miseria e nell’inferno“.
Il padre del ragazzo, “Basta speculazioni, non c’entra il razzismo”
“Mio figlio non si è ammazzato perché vittima di razzismo. È sempre stato amato e benvoluto, stamane la chiesa per i suoi funerali era gremita di giovani e famiglie. Fu uno sfogo, era esasperato dal clima che si respirava in Italia. Ma nessun legame con il suo suicidio, basta speculazioni. Non voglio parlare delle questioni personali di mio figlio. Dico solo che era un uomo meraviglioso“, ha dichiarato il padre del ragazzo all’Ansa in occasione dei funerali.
I messaggi di cordoglio
“Ho conosciuto Seid appena arrivato a Milano e abbiamo vissuto insieme in convitto – il messaggio di Donnarumma all’Ansa – sono passati anni ma non voglio dimenticarlo. Era un amico, un ragazzo come me“.
“Io non posso immaginare – ha scritto Marchisio sui social – cosa abbia provato Seid Visin, ma sono certo che un Paese che spinge un ragazzo a fare un gesto così estremo è un Paese che ha fallito. Pensateci bene quando fate le vostre battute da imbecilli, i vostri discorsi stupidi e cinici sui gommoni e sul colore della pelle, soprattutto sui social network. Facciamo un po’ schifo“.